Mozione del 11 Gennaio 2018

Mozione

Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Al Ministro della Salute

All’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica

 

Mozione

La Conferenza Permanente delle Facoltà e delle Scuole di Medicina e Chirurgia

VISTO il D.L. n. 402/2017 recante la definizione degli standard, dei requisiti e degli indicatori di attività formativa e assistenziale delle Scuole di specializzazione di area sanitaria ai sensi dell’art. 3, comma 3, del D.I. n. 68/2015

CONSIDERATI gli esiti della prima tornata del processo di accreditamento delle Scuole di Specializzazione e le criticità emerse in prima applicazione delle norme dettate dal citato decreto

SOTTOLINEATA la necessità di raggiungere un quadro normativo e regolamentare sempre più funzionale ad un reale miglioramento della qualità del percorso formativo offerto su tutto il territorio nazionale dalle Scuole di Specializzazione

EVIDENZIATO che per il raggiungimento di tale quadro è essenziale il confronto con gli organi che coordinano localmente l’attività delle scuole stesse, di fatto le Facoltà e le Scuole di Medicina e Chirurgia

 

La Conferenza Permanente delle Facoltà e delle Scuole di Medicina e Chirurgia

PRENDE ATTO con favore della riflessione in corso all’interno dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica e dell’enorme lavoro svolto dallo stesso in questa prima fase di realizzazione e applicazione del citato D.L.

RITIENE tale riflessione una occasione imperdibile per la correzione immediata delle norme e delle procedure che hanno generato le criticità evidenziate nella prima tornata di accreditamento delle Scuole di Specializzazione di area medica

 

La Conferenza Permanente delle Facoltà e delle Scuole di Medicina e Chirurgia

AUSPICA l’adozione di specifici interventi correttivi rivolti alla soluzione delle principali criticità rilevate e di seguito riportate con proposta di soluzione:

  • Parametro ANVUR per la qualificazione scientifica delle scuole. Buona parte delle Scuole di Specializzazione con accreditamento provvisorio hanno avuto problemi con tale parametro. Se il calcolo di tale parametro rimanesse invariato, rispetto a come è stato attuato in prima applicazione, rappresenterebbe un deterrente all’up-grade nelle varie fasce di docenza (es. un RTDB con parametri da associato e quindi con un contributo positivo alla qualificazione scientifica della scuola, appena diventato professore di II fascia potrebbe rappresentare un contributo negativo alla stessa, pur essendo di fatto la stessa persona, in quanto prima di acquisire i parametri della fascia superiore avrà bisogno di un ragionevole tempo di lavoro; ciò vale anche ovviamente per gli up-grade dalla II alla I Fascia della docenza). Poiché il possesso delle soglie previste per l’ASN con le attuali regole è dinamico anche per i professori di I Fascia (essendo previsto ugualmente per loro un preciso arco temporale utile al calcolo del parametro che comporta quindi un ricalcolo dello stesso anno per anno) sembrerebbe più equo prevedere un valore anche per il mantenimento del parametro della fascia di appartenenza. In questo senso si potrebbe prevedere di mantenere lo score di 0,4 per il raggiungimento di ognuna delle soglie della fascia superiore (e dei Commissari perla I fascia) e introdurre uno score di 0,3 per il possesso di ognuna delle soglie della fascia di appartenenza. Tale soluzione garantirebbe comunque la qualificazione scientifica del corpo docente, non comporterebbe nessuna variazione della soglia e sarebbe molto più semplice dal punto di vista attuativo dell’introduzione di “franchigie” temporali che dovrebbero comunque tener conto di eventuali situazioni di sospensione temporanea delle attività (periodi di maternità aspettative per motivi di salute, ecc.)
  • Accreditamento delle strutture sanitarie da parte dell’AGENAS. È opportuno, ai fini della costruzione delle reti formative, che sia comunicato alle Scuole l’elenco delle strutture sanitarie accreditate in modo che le scelte possano essere effettuate nella certezza del buon fine delle stesse.
  • Valori eccessivi di alcuni requisiti assistenziali. Il valore eccessivo riscontrato in non pochi casi è dovuto alla percentuale di fruibilità del potenziale assistenziale ai fini formativi stabilito nel 20%. Tale percentuale è sicuramente da rettificare almeno per quel che concerne le Aziende Ospedaliere Universitarie e le Aziende sanitarie ad esse assimilabili (di riferimento per le Facoltà Mediche) nelle quali, di fatto, per missione delle strutture stesse, pressoché tutte le attività assistenziali sono fruibili ai fini formativi. Se non si volessero differenziare le diverse strutture si dovrebbe incrementare la percentuale per tutte almeno al 50%.
  • Trasparenza del processo. È indispensabile che le scuole ricevano tempestivamente le specifiche/motivazioni dell’eventuale accreditamento parziale/non accreditamento per consentire l’adozione di eventuali azioni correttive.
  • Trasferimenti da Scuole non accreditate. I dati dimostrano che è in corso un tentativo di “fuga” degli assistenti in formazione dalle scuole non accreditate durante la prima tornata. Si ritiene che, poiché l’accreditamento è ovviamente valido con decorrenza dall’attuale anno accademico e quindi per la coorte di assistenti in formazione che si sta iscrivendo al I anno in questi giorni, in nessun modo il mancato accreditamento subìto con l’attuale procedura inficia la capacità della scuola di portare a termine l’azione formativa nei confronti degli iscritti agli anni successivi al I, fermo restando il rispetto degli standard formativi precedentemente stabiliti. In questo senso gli assistenti in formazione degli anni successivi al I delle Scuole non accreditate secondo l’attuale procedura debbono essere rassicurati sul fatto che il titolo che conseguiranno, rimanendo nella loro scuola, non sarà in nessun modo “svalutato”. Se si concorda su questo punto, e non si vede come non si possa, è necessario non considerare il non accreditamento della scuola motivo sufficiente per ottenere il nulla osta in uscita dalla Scuola stessa. Diversa potrà essere la problematica in caso di perdita dell’accreditamento in futuro di Scuole attualmente accreditate con l’attuale procedura, per i quali casi bisognerà probabilmente studiare sistemi di garanzia per gli assistenti in formazione coinvolti.
  • Costituzione/attività Osservatori Regionali per la Formazione Medica Specialistica. La situazione non è omogenea sul territorio nazionale nel senso che non tutte le Regioni hanno costituito gli Osservatori necessari per il monitoraggio dell’attività e del mantenimento dei criteri di accreditamento delle Scuole; è indispensabile che gli Osservatori siano costituiti in tutte le Regioni e che l’Osservatorio Nazionale emani linee guida affinché la loro azione sia omogenea nei diversi contesti.

SI RISERVA di interagire in modo propositivo con il Ministro e con gli Uffici del MIUR per il perfezionamento delle procedure concorsuali per l’accesso alle Scuole di specializzazione di area medica in ordine soprattutto

  • alla indispensabile valorizzazione del curriculum di studi del CLM e del valore orientativo, nei confronti delle Specializzazione, del corso tutto e in particolare della Tesi che insieme alle specifiche attività elettive costituiscono circa 30 CFU dell'ordinamento del CLM LM-41
  • alla necessaria revisione dei meccanismi di scorrimento delle graduatorie che nell’attuale modalità hanno, di fatto, causato il mancato utilizzo di circa 300 borse a fronte di una vasta domanda rimasta tutt’altro che esaudita

RIBADISCE, nella sua qualità di interlocutore specificamente informato in quanto attore principale del coordinamento delle attività delle Scuole di Specializzazione di Area Medica e in ordine alla partecipazione prevista per legge negli Osservatori Regionali, la propria disponibilità ad un confronto costruttivo con il Ministro e gli Uffici del MIUR, con il Ministro e gli Uffici del Ministero della Salute e con l’Osservatorio, ai fini di una completa sinergia di azione per il raggiungimento di un quadro funzionale al reale miglioramento della qualità del percorso formativo offerto su tutto il territorio nazionale dalle Scuole di Specializzazione.

 

Roma 11 gennaio 2018

                                                                                                                                

                                                                     Il Presidente della Conferenza Permanente

                                                                       Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia

                                                                                      Prof. Carlo Della Rocca